ETR 252
L’ETR 250 entrò in servizio in occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960 con il logo e la scritta “L’ Arlecchino” sulle carrozze di testa: erano passati appena otto anni dal primo successo d’immagine del Settebello, di cui ricalcava le forme, ma con importanti innovazioni nei carrelli e un allestimento interno contraddistinto da tinte personalizzate per gli arredi di ogni singola carrozza, da cui dipendeva l’appellativo ufficiale coniato dalle Ferrovie dello Stato. Per comprendere la genesi e la storia dell ’Arlecchino, non si può prescindere dalla descrizione delle innovazioni stilistiche e tecniche introdotte dal Settebello e dal contesto storico in cui questi elettrotreni, strettamente imparentati tra loro, si trovarono a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 del secolo scorso quando l’Italia stava cambiando e gli italiani guardavano con ottimismo al futuro anche a bordo dei treni delle FS.
Elettrotreni imparentati, ma con una diversa personalità, come si può comprendere dalla descrizione tecnica dell’Arlecchino, dato che motori e carrelli appartengono ad una nuova generazione, quella che ha aperto la strada alle alte velocità ferroviarie, ponendo l’Italia in una posizione di avanguardia, grazie alle sperimentazioni sulle elettromotrici ALe 601, alcuni esemplari delle quali sono presenti nel parco di Fondazione FS. Tecnica, ma non solo, perché raccontare la carriera dell’ETR 250 “Arlecchino” offre l’occasione per ricostruire i servizi di punta delle Ferrovie dello Stato dal 1960 al 1986 sulle principali direttrici nazionali con velocità oscillanti tra 150 e 180 chilometri orari, seguiti dalla novità dei treni di agenzia introdotta proprio dall’Arlecchino e dal Settebello all’inizio degli anni ’90. In chiusura di carriera, quello che oggi possiamo considerare il capitolo più bello, perché insperato fino a pochi anni fa, cioè il recupero -si badi bene- non statico, ma funzionale dell’ETR 252 che all’alba del 2020 ritorna a correre sulle linee del Bel Paese, da godere appieno attraverso le vetrate panoramiche del belvedere.
Caratteristiche
- Autore: Angelo Nascimbene
- Curatore: Gianfranco Berto
- Editore: Duegi Editrice
- ISBN: 978-88-95096-14-8
- Formato: cm 21 x 29,7
- Legatura: brossura
- Pagine: 96
- Lingua: italiano
Autore: | AA.VV. |
Pagine: | 80 |
Formato: | 31 x 21 cm |
Tipologia: | Brossura con sovraccoperta |
Isbn: | - |